L'Atlante 2007 PDF Stampa E-mail

Questo Rapporto costituisce, dopo ERA 2006,  il secondo prodotto di una collaborazione interistituzionale e multidisciplinare tra Università di Tor Vergata, Istat, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e Nebo Ricerche PA. La predisposizione di strumenti di Sanità Pubblica in grado di coniugare il rigore metodologico con la fruibilità e la concreta utilizzabilità ai vari livelli di governo della Sanità Pubblica è l’obiettivo di fondo di tale impegno pluriennale.
ERA 2007 è di conseguenza progettato alla luce della più autorevole letteratura internazionale in tema di mortalità evitabile e al contempo realizzato in modo semplice e fruibile in ciascuna delle sue sezioni, compresa quella più disaggregata: 188 tavole ognuna riferita ad una diversa USL e che si avvalgono dell’efficace iconografia del tachimetro che permette agevolmente di valutare ciascun indicatore alla luce di precisi valori soglia.
La mortalità evitabile è in evidente miglioramento in Italia, così come in Europa e nei principali Paesi avanzati. La vita media sta anche per questo progressivamente allungandosi e ciò invita i sistemi sanitari ad alzare il livello della sfida e a spostare in avanti gli obiettivi da raggiungere. Era 2007 estende l’età della mortalità evitabile dal precedente arco 5-69 anni a tutte le età comprese fra 0 e 74 anni, quale sollecitazione in particolare alle Autorità sanitarie ad impegnarsi attivamente a non considerare “normale” nel nostro Paese morire prima dei 75 anni per cause che la letteratura scientifica segnala come efficacemente contrastabili.
Un ulteriore approfondimento di Era 2007 è l’analisi disaggregata per genere, al fine di cogliere le profonde differenze fra donne e uomini in tema di mortalità evitabile: gli uomini morti per cause evitabili nell’ultimo anno disponibile sono 71 mila, 36 mila le donne. Le analisi di ERA 2007 forniscono utili indicazioni per indirizzare le politiche di prevenzione più efficaci ed adatte a ciascuno dei due generi.

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